planetarium
Il nuovo album della Waking Sleeper Band
Il desiderio di riprodurre l’aspetto del cielo stellato è assai remoto. Fin dal più lontano passato, civiltà evolute come gli egizi, i babilonesi, gli arabi ed altre popolazioni dedite all’astronomia hanno osservato il cielo con attenzione e grande curiosità. Da sempre il cielo nel nostro immaginario comune è notturno, talvolta per questioni religiose, altre volte storiografiche o anche artistiche.
In particolare modo sono i pianeti, le innumerevoli stelle e gli eventi celesti che si susseguono in ogni attimo a catturare da sempre il nostro interesse. Nel corso del tempo la rappresentazione del cosmo si è sempre più perfezionata, così come le differenti visioni dell’astronomia stessa. Sin dai primi approcci del mondo greco ad una materia così affascinante e complessa, motivazioni scientifiche, filosofiche e religiose si sono sovrapposte e spesso contrapposte per spiegare la realtà di ciò che ci circonda.
Questo viaggio spazio temporale è un desiderio di raccontare attraverso la musica il suono dei pianeti, la visione umana dell’universo e l’evoluzione delle teorie che hanno provato ad interpretarlo e descriverlo come certo e inconfutabile. Un viaggio che parte da Pitagora, Aristotele, Archimede e Tolomeo per giungere sino all’età moderna con Copernico, Galileo, Keplero e Newton, approdando quasi ad oggi con Einstein ed Hawking.
Relative
2023: il nuovo singolo della Waking Sleeper Band
Relative, il nuovo singolo della Waking Sleeper Band, è in uscita a fine febbraio dopo i precedenti due, già facenti parte dell’album concept “Planetarium”, di prossima pubblicazione.
Il brano si inserisce nel quadro della narrazione delle principali teorie astronomiche di sempre, esprimendo in modo semplice e diretto il concetto della relatività e le sue implicazioni inevitabili nella vita quotidiana di ognuno di noi.
In effetti, come racconta il testo del brano, ogni cosa dipende da dove e quando la osservi e ogni visione può cambiare se cambiano le regole del gioco.
Astral mathematics
Astral mathematics”, il secondo singolo del progetto musicale “Planetarium”, rappresenta la visione astronomica di Pitagora, ricordato in particolar modo per il suo celebre teorema, ma in realtà al tempo stesso acuto filosofo e teorizzatore di un’interessante visione cosmologica.
Infatti lo studioso da un lato mette in relazione in modo particolarmente originale gli accordi musicali con i rapporti numerici in matematica e dall’altro evidenzia come le posizioni ed i movimenti delle stelle sussistano in relazione alla distanza delle orbite di ciascun pianeta. Inoltre è proprio al celebre scienziato greco, vissuto a cavallo tra il V ed il IV secolo a.c., che si deve l’invenzione della scala musicale e del concetto di “tono”, indicando come sostanza basilare l’armonia, determinata dal rapporto tra i numeri e le note musicali.
In seguito, approfondendo l’osservazione del cosmo Pitagora sostiene che gli astri che possiamo vedere ogni giorno nel cielo producono una sorta di suono eterno che noi umani non sentiremo mai, anche perché siamo troppo distratti dalla vita materiale che conduciamo qui.
Dal punto di vista strettamente musicale l’uscita del secondo singolo della Waking Sleeper Band, a distanza di circa 6 mesi dall’uscita del primo, rappresenta una vera e propria svolta per il progetto stesso, poiché il sound della band è diventato molto più aggressivo dal punto di vista ritmico, strizzando decisamente l’occhio ad atmosfere più prog metal che pop, grazie al nuovo ruolo di Simone Carbone, bassista della band, ora anche arrangiatore dell’intero progetto “Planetarium”, che verrà vestito di un nuovo abito, più essenziale per certi versi, pur mantenendo alcune caratteristiche da sempre tipiche di un certo tipo di prog: i cambi di ritmica e gli arrangiamenti vocali.
In sostanza d’ora in poi tutto il cd, in fase di preparazione, risentirà di questa nuova impronta, una sorta di innesto di nuove tendenze del prog attuale di cui la Waking Sleeper Band vuole sin da subito far tesoro, in attesa di rimixare per la versione su cd anche la stessa title track “Planetarium”, in linea con questa particolare evoluzione musicale del progetto.
Il videoclip è stato realizzato da Alessandro Zunino (regia e riprese) e da Andrea Vassalini (postproduzione e montaggio).
Planetarium
L’essenza del cosmo
Questo brano racchiude l’essenza di tutto il progetto, partendo storicamente dalle prime descrizioni ed osservazioni del cosmo, in piena epoca dell’impero romano, rappresentando in musica la figura di Archimede, non a caso creatore del primo rudimentale planetario di cui si abbia traccia documentata, ossia un apparecchio che riproduceva su una sfera la volta del cielo e un altro che prediceva il moto apparente del sole, della luna e dei pianeti. Cominciava quindi a nascere la necessità di definire e fissare il cielo, cercando di poter dare una spiegazione alle leggi che da sempre governano l’esistenza degli pianeti, del sole e più in generale delle stelle e delle galassie.
L’immaginazione umana è il ponte che lega la terra al cosmo, e grazie a questa forza interiore gli scienziati hanno cercato di fornire, nei secoli, spiegazioni plausibili per tutto. Il Planetarium rappresenta la sintesi di tutto questo processo, quello strumento che permette di creare un collegamento tra noi e l’infinito, diventando col passare del tempo sempre più preciso e tecnologico, permettendoci di arrivare a vedere e a studiare galassie un tempo neanche immaginate o conosciute, che possono aiutarci a capire, forse un giorno, come è nato l’universo.
La band
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Marco Fuliano BATTERISTA
Batterista, polistrumentista, compositore, arrangiatore. Endorser . Ha all’attivo 10 anni di tour europei da turnista per nomi di punta del blues tra cui Otis Grand, Jerry Portnoy, Big Pete Pearson e tanti altri. È endorser ufficiale per i brand Vic Firth, UFIP, Steel Drum e Remo.
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Simone Carbone BASSISTA/CHITARRISTA
Polistrumentista e producer, diplomato nella Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo, attivo sulla scena nazionale ed internazionale (tra cui: il Festival di Sanremo 2016, il tour 2015 dei Deep Purple per Fabio Treves e nel 2016 in apertura a Bruce Springsteen).
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Andrea Kala CHITARRISTAChitarrista, musicista, insegnante, turnista live/studio. Leva ’96, frequenta studi classici con Bruno Bruzzone e successivamente si diploma con Donato Begotti presso la Rock Guitar Academy di Milano. Attivo nel panorama musicale genovese per le numerosi collaborazioni con band, artisti e professionisti del territorio, tra cui: Asymmetry Of Ego, Chickenpox, Sherocks, I Soin De Zena, Filarmonica Sestrese, Eliano Calamaro.
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Roberto Ferrari TASTIERISTA
La grande propensione per la musica ha da sempre caratterizzato la sua vita. Presto si appassiona al mondo dei sintetizzatori, protagonisti della New Wave anni ottanta. Suona con The Eagles Story (tributo agli Eagles) e White Wings (tributo a Paul McCartney).
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Serenella Di Pietro Paolo CORISTA
Inizia le lezioni di canto per migliorare la sua tecnica vocale per poi avviare la gavetta come solista di pianobar, esibendosi da oltre 15 anni nei migliori locali della Riviera Ligure, riscuotendo ovunque buoni consensi in cerimonie, serate di gala e convention.
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Maurizio Antognoli Voce, piano
Inizia il proprio percorso professionale nell’anno 1990. Dedica i primi 15 anni al progetto discografico della progressive rock band “Aelian” e, a partire dal 2005, intraprende una dimensione individuale di progetti musicali sia in studio che attraverso spettacoli caratterizzati dalla pubblicazione dei suoi lavori, Light’n’Shade, The Waking Sleeper e Form & Appearance.
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Micaela Gregorini CORISTA
Le sue prime esibizioni sono nell’ambito di manifestazioni musicali cittadine di grande rilievo, oltreché in varie formazioni come corista e cantante solista. Partecipa con successo a diversi concorsi canori e manifestazioni anche come presentatrice.
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